Il Lavoro che Nessuno Vuole Fare
Smettila di Lamentarti. La Seduzione è una Competenza, non un Dono

La scusa del "sono fatto così" è il baluardo di chi ha paura di mettersi in gioco.

Ecco come smantellarla e costruire le tue reali capacità.  Chi è onesto con sé stesso non dice “sono fatto così”. Dice: “Non ci riesco… e devo costruire ciò che mi manca”.

Il Coro delle Scuse

Sentiamo la stessa cantilena ogni giorno: “Le donne sono tutte matte”, “Tanto alla fine sono le donne che scelgono”, “Ci vuole il portafoglio a fisarmonica”, “Io sono troppo timido, troppo vecchio, troppo…”. E il paradosso è che anche molte donne ripetono la stessa frase: “Siamo noi che scegliamo”. È un rumore di fondo rassicurante, un coro di lamentele che assolve chiunque da ogni responsabilità.

Ma è una menzogna.
Il problema non è "loro" o chi "tu sei".
Il problema è che non sai fare.

Per chi vuole davvero capire cosa significa assumersi la responsabilità delle proprie azioni, “Karma — Il Percorso per Creare il Tuo Destino” di Sadhguru è una lettura fondamentale. Un libro che smonta ogni forma di lamentela e ti rimette in mano il volante della tua vita.

La Grande Illusione: “Essere” vs. “Saper Fare”

Confondere l’identità con l’abilità è l’errore fondamentale.

Ti hanno venduto l'idea che devi essere un "Alpha", un "Dominante", un "Sicuro".
Così, ti guardi dentro e pensi: "Non sono così. Non ce la faccio".
Ed è qui che fallisci prima di iniziare.

La Trappola dell’Identità

Pensare "Io sono timido" è una condanna a vita.
Pensare "In questo momento, agisco in modo timido" è riconoscere un’abilità da migliorare.

L’Analogia del Calciatore

Nessuno nasce sapendo dribblare.
Un calciatore non “è” un campione: sa fare una serie di movimenti con maestria perché li ha praticati per migliaia di ore.
La tua incapacità nelle situazioni sociali non è un tratto della personalità:
è solo il riflesso del fatto che non hai mai allenato quelle muscolature.

Il Falso Mito della “Naturalità”

Quello che chiami “dono” è solo pratica mimetizzata.

Vedi un uomo che conversa con disinvoltura e pensi:
"È un naturale. Lui ce l'ha, io no."
Quasi sempre, ti sbagli.

La Competenza Invisibile

Quella che chiami “naturalità” è il risultato di esperienze, tentativi, fallimenti e apprendimenti ripetuti così a lungo da diventare inconsci.
Come guidare: all’inizio è un’impresa, poi diventa “naturale”.

Chi vuole approfondire cosa significa trasformare un’abilità in un adattamento reale può leggere “Il Crogiolo dello Stregone” di Claudio Simeoni: un testo che mostra come la disciplina, l’attenzione e la presenza diventino strumenti quotidiani di costruzione di sé.

Il Guru Tossico

Chi ti vende il “dono” o la “formula magica” alimenta la tua insicurezza per venderti la cura.
La verità è meno glamour ma più potente:
si impara.

La verità è che l’idea della seduzione come “dono” nasce per evitare la fatica. Nel monoteismo tutto ciò che è potente arriva dall’esterno: un dono, una grazia, un talento calato dall’alto. È comodo crederlo, perché così non devi fare nulla. Ma la realtà è molto più scomoda: la seduzione è un muscolo. Non è un dono, è un adattamento che si costruisce con lavoro duro, tentativi goffi, errori che bruciano, ripetizioni infinite. Ed è proprio questo il punto: quasi nessuno vuole davvero lavorare. È più semplice credere che “o ce l’hai o non ce l’hai” che accettare di dover sudare per diventare capace. È la differenza tra chi aspetta un talento regalato e chi decide di costruirsi la propria abilità.

 E questo non riguarda solo gli uomini.

Anche molte donne ripetono la stessa cantilena, accusando, generalizzando, lamentando, senza mai chiedersi davvero se “ce la fanno”. La seduzione, la presenza, la capacità di comunicare non sono doni consegnati al momento della nascita: sono abilità che si costruiscono.

E allora la domanda diventa inevitabile per chiunque — uomo o donna — senza scuse e senza filtri: "Ce la fai? Ce la fai ad ascoltare, a metterti in gioco, a imparare, a sbagliare, a crescere? O preferisci continuare a ripetere che è colpa dell’altro sesso per non vedere le tue incapacità?"  Perché è qui che si vede la differenza tra chi diventa capace e chi rimane fermo nella lamentela.

Chi desidera capire davvero perché le proprie azioni contano più delle proprie lamentele dovrebbe leggere “Karma — Il Percorso per Creare il Tuo Destino” di Sadhguru: un invito diretto a smettere di reagire e iniziare ad agire.

Costruire le Competenze, non Cambiare la Personalità

Smetti di chiederti “Chi devo essere?” e inizia a chiederti “Cosa devo saper fare?”

Ecco le aree concrete su cui lavorare.

Le Tre Aree di Competenza Fondamentali

1. Competenza Sociale – Il “Come”

Abilità: iniziare una conversazione, fare una domanda pertinente, ascoltare attivamente, gestire le pause, usare un linguaggio del corpo aperto.

Come si allena:
contesti a basso rischio: chiedere l’ora, fare un complimento al barista, due parole al supermercato.
È ginnastica sociale.

2. Competenza Emotiva – La “Stabilità”

Abilità: riconoscere l’ansia senza esserne travolti, gestire un rifiuto senza crollare, tollerare l’imbarazzo.

Come si allena:
praticando consapevolezza, esponendosi a piccole dosi di disagio volontario.
È sollevamento pesi per la resilienza psicologica.

3. Competenza Relazionale – La “Congruenza”

Abilità: esprimere interesse in modo autentico, rispettare confini, comunicare le proprie intenzioni con chiarezza.

Come si allena:
prestando vera attenzione all’altra persona, non per ottenere, ma per connettersi.
È il passaggio dalla tattica all’autenticità strategica.

“Se non ti ami, non seduci nessuno.
Perché stai cercando negli altri l’approvazione che non ti dai!!”

L’Umiltà dell’Apprendista Seduttore

Se non sei disposto a sbagliare, non sei disposto a imparare.

Costruire una competenza significa accettare di essere goffo, impacciato, impreciso.
È un processo umile.

La Mentalità della Bottega

Pensati come un apprendista artigiano: i primi vasi saranno storti.
Non è un giudizio: è il percorso obbligato per diventare maestro.

Ogni “No” è un Dato

Un rifiuto non è la prova che "non ce la farai mai".
È un feedback.
Ti dice che qualcosa non ha funzionato.
Analizzalo, non interiorizzarlo.

Da Spettatore a Protagonista

La prossima volta che senti frasi come "eh ma le donne..." o "eh ma io sono...", riconoscile per quello che sono: il lamento di chi preferisce rimanere spettatore della propria vita.

Chi desidera approfondire davvero come si passa da spettatore a protagonista dovrebbe leggere “Il Crogiolo dello Stregone” di Claudio Simeoni: un testo che mostra come volontà, attenzione e disciplina diventino strumenti concreti per trasformare sé stessi e il proprio modo di stare nel mondo.

La scelta è tua:

Strada 1 – Restare nel Mito dell’Essere

Bloccato in un’identità fissa, a lamentarti di un mondo che non ti capisce.

Strada 2 – Abbracciare il Saper Fare

Affrontare la fatica, ma anche la libertà, della pratica.
Prendere in mano gli attrezzi: esercizio, errore, perseveranza.
Iniziare a costruire l’uomo capace che vuoi e che puoi diventare.

Smettila di chiederti chi sei.
Inizia a costruire cosa sai fare.

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