La Soglia del Divenire

La Seduzione Non è Civiltà: È Trasformazione Magica

“Questo non è un articolo sulla seduzione.
È una fenditura nel pensiero comune.”

Articolo di Duca Ale Robusti 

C’è una parola che torna spesso, quasi come una preghiera laica: seduzione.

La si pronuncia con tono morbido, la si veste di eleganza, la si carica di sogni, tecniche, promesse.
Per molti, è il modo in cui si cerca di vivere meglio. Piacere di più. Non restare soli.
Ma se guardi da vicino — senza la fame di essere scelto —
ti accorgi che, spesso, ciò che viene chiamato “seduzione”
è solo un modo raffinato per dire: non lasciarmi.

Poi arriva qualcuno e dice:

“La seduzione è vivere la vita in modo presente, sensibile, umano. In una parola: civile.”

Eppure, qualcosa dentro di me si tende.
No.
La seduzione non è civiltà.
È mutazione. È pericolo. È attraversamento.

Civiltà è controllo, non libertà

Voi dite: vivere civile.
Ma sapete cos’è davvero “civile”?
È l’adattamento del corpo al comando. È l’addomesticamento della bestia alla mano che la nutre.

Il “civile” non è la soglia della libertà.
È l’arredamento del recinto.

E quando mi dite che “sedurre è essere più civili”, io vedo solo l’uomo che si fa bello per non essere abbandonato.
Non il mutamento. Non il pericolo. Non la trasformazione.

State ancora chiedendo riconoscimento

Anche quando usate parole pulite, poetiche, sofisticate, state ancora dicendo:

“Guardami.
Dimmi che valgo.
Resta con me.”

E allora, cari “seduttori”, io vi rispondo:

Finché cercate di essere migliori per essere scelti,
non siete diventati più liberi.
Siete solo diventati più bravi a restare schiavi.

La seduzione non è relazione. È alchimia soggettiva.

Chi si è davvero messo sul cammino della trasformazione non cerca conferme.
Cerca esperienze che lo costringano a mutare.

La seduzione, in senso pagano, non è ottenere.
È dissolvere ciò che si è per divenire altro.

Non è portare l’altro a sé.
È trasformarsi così tanto da non essere più chi vuole, ma chi si lascia attraversare.

Sedurre non è convincere: è bruciare

Quando vi raccontate:

“Mi sto migliorando per farle vedere cosa ha perso…”

Vi rispondo:
No.
State costruendo un teatro dove il vostro valore ha ancora bisogno della sua platea.

Il vero mutamento non si fa per qualcuno.
Si fa nonostante chiunque.

La trasformazione autentica non vuole spettatori

La seduzione che io intendo, non è quella che conquista.
È quella che sconvolge.

È il mago che cambia la forma della propria coscienza.
È lo stregone che, dopo un rifiuto, non torna più lo stesso.

E allora, forse, un giorno qualcuna tornerà.
Ma non sarà più lei.

E nemmeno voi sarete più gli stessi.

Non cercare la civiltà. Cerca la soglia.

Non ti chiedo di diventare migliore.
Ti chiedo: sei pronto a perdere l’immagine che hai di te?

Se no, stai ancora seducendo per non perdere.
E chi seduce per non perdere, ha già perso.

Una stoccata finale per chi si definisce “seduttore civile”

“Quando questi santoni motivazionali che pretendono di spiegare le donne
decideranno finalmente di entrare nella società civile?”

Io vi rispondo:
Perché dovrebbero?
Il problema non è che sono fuori.
Il problema è che voi siete ancora dentro.

Dentro il bisogno.
Dentro la forma.
Dentro l’illusione che l’amore si meriti — anziché si attraversi.

Nessun Titolo

Non un maestro.
Non un profeta.
Ma un uomo che ha smesso di chiedere il permesso di mutare.