Il Sentire Possibile: Liberarsi da Idee, Cose e Persone

Che cos’è il Sentire Possibile?

Il sentire possibile non è un concetto astratto, ma un movimento silenzioso dentro di noi.
È quell’attimo in cui ti accorgi che, forse, puoi davvero vivere senza una certa idea che ti ossessiona, senza quell’oggetto che credi indispensabile, senza quella persona che non ti considera più.

Non è ancora azione, non è ancora decisione definitiva. È come una fessura nella roccia: da lì filtra la luce, da lì puoi immaginare un altro paesaggio.
Il sentire possibile è il primo passo verso la liberazione interiore: ti mostra che non sei condannato a restare dove sei, che una via d’uscita esiste.

Le Idee: Catene Invisibili

Le idee sono come stanze in cui viviamo. Alcune ci accolgono, ci nutrono e ci fanno crescere. Altre, invece, si trasformano in celle che ci stringono, che limitano i nostri movimenti interiori.

Quando ti chiedi: “Quanto sento possibile essere libero da questa idea?”, stai già aprendo uno spiraglio.
Significa riconoscere che tu non sei quella convinzione: l’hai indossata come un vestito per un periodo della tua vita, ma oggi può starti stretta, logora, inadeguata.

Il corpo diventa un rivelatore di verità: ascolta la tua pancia, il petto, la gola. Il corpo ti dice subito se quell’idea ti sostiene o ti imprigiona. Questo ascolto interiore è una delle chiavi che trovi approfondite anche in Claudio Simeoni, “Il Crogiolo dello Stregone”, dove il sentire diventa pratica concreta per liberarsi dalle gabbie delle idee.
E se inizi a sentire possibile liberartene, stai già scivolando fuori dalle sue catene invisibili.

Le Cose: L’Illusione del Possesso

Le cose sono il nostro teatro quotidiano.
Un oggetto può custodire un ricordo prezioso, essere simbolo di identità, o persino talismano. Ma se non stai attento, diventa una zavorra, un’àncora che non ti lascia navigare libero.

Quante volte pensiamo: “Non posso farne a meno.”
Eppure, il sentire possibile ti domanda:
“Quanto sento possibile vivere senza questa cosa? Quanto sento possibile che la mia forza non dipenda da ciò che tengo in mano, ma da ciò che porto dentro di me?”

Liberarsi dalle cose non significa rinunciare alla bellezza, né condannarsi alla privazione. Significa sciogliere la dipendenza invisibile.
Un oggetto può rimanere con te, ma non deve avere il potere di definire chi sei.

Le Persone: Legami o Catene?

Qui il terreno si fa più complesso.
Con le persone non ci sono solo oggetti e idee, ma affetti, ricordi, proiezioni di futuro. Ogni legame ha la sua trama emotiva.

Eppure, proprio qui il sentire possibile diventa più prezioso:
“Quanto sento possibile essere libero da questa persona che non mi considera, che non cammina al mio fianco, che non risponde al mio cuore?”

Non significa smettere di amare o cancellare ciò che è stato autentico. Significa liberare spazio per rapporti veri, vivi, reciproci.
I legami autentici non muoiono se li lasci respirare, ma quelli sterili si dissolvono da soli quando non li alimenti più.

Così il sentire possibile ti porta a distinguere tra ciò che è nutrimento e ciò che è solo catena.

Il Sentire come Porta di Trasformazione

Il sentire possibile è come una bussola interiore. Non ti obbliga a muoverti subito, ma ti mostra la direzione.
Quando il tuo inconscio ti dice: “Guarda, qui c’è un varco”, non sei ancora passato dall’altra parte, ma hai smesso di credere che il muro sia eterno.

Come scrive la Federazione Pagana:

"c'è un sentire che devi cogliere con il fiore del tuo sentire, perché se inclini verso di esso il tuo descrivere e lo concepissi come se descrivessi qualche cosa di determinato, non lo sentirai. È il potere di una forza irradiante, che abbaglia per fendenti sensibili. Non si deve coglierlo con veemenza quel sentire, ma con la fiamma sottile di un sottile sentire che tutto sottopone a misura, fuorché quel sentire; e non devi sentirlo con intensità, ma – recando il puro sguardo della tua anima distolto – tendere verso quel sentire, per intenderlo, un sentire vuoto, ché al di fuori della descrizione della ragione esso dimora."

Un passaggio che dialoga profondamente con quanto espresso in Claudio Simeoni, “Il Crogiolo dello Stregone”, dove il sentire viene presentato come forza di trasformazione capace di oltrepassare la rigidità del pensiero.

Ed è già trasformazione.
Perché nel momento in cui senti possibile una libertà, il tuo corpo e la tua mente iniziano a riorientarsi verso di essa.
È un processo naturale: come un seme che sente possibile diventare albero e già si tende verso la luce, anche tu ti tendi verso la tua liberazione.

Oltre il Pensare: La Libertà del Sentire

Il pensare calcola, misura, giudica. Ti dice: “Non puoi”, “Non è realistico”, “È troppo difficile”.
Il sentire, invece, non ragiona: apre.

Quando ti chiedi: “Quanto sento possibile essere libero da idee, cose e persone che mi trattengono?”, entri in uno spazio più vasto del pensiero logico.
Uno spazio in cui non c’è obbligo, ma respiro ampio di libertà.

È questo che ti porta oltre il pensare: non la negazione della mente, ma il suo completamento.
Il sentire possibile ti ricorda che ogni catena è relativa, ogni prigione è temporanea, ogni limite può essere attraversato se impari a percepirlo come superabile.

Rifletti: La Forza di Dire “È Possibile”

Il cuore del sentire possibile non è liberarti per dovere, ma perché senti che è possibile.
E nel momento stesso in cui lo senti, stai già vivendo quella libertà.

• Essere liberi da un’idea non vuol dire cancellarla, ma riconoscere che non ti appartiene più.

• Essere liberi da una cosa non significa disfarsene per forza, ma non lasciarle più il potere di definire chi sei.

• Essere liberi da una persona non significa negare l’amore, ma smettere di restare incatenato dove non c’è reciprocità.

- Il sentire possibile è la soglia invisibile: oltrepassarla non è sempre immediato, ma saperla riconoscere è già vivere un passo oltre la prigione.

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