Il Potere che Abita in Te
Non raccontarlo. Dimostralo.
“Non è la mente a creare l’opera, ma la forza silenziosa che si accende quando smetti di pensare e cominci a essere.”
Viviamo nel rumore di chi parla, ma non di chi dimostra
Tutti dicono qualcosa.
“Putin ha detto…”, “Trump ha deciso…”, “Gesù ha insegnato…” — e così via.
Ma la domanda è: tu, che cosa hai scoperto dentro di te?
Nel mondo moderno si parla tanto di potere, ma quasi sempre si intende il potere sugli altri: potere economico, politico, mediatico.
Eppure esiste un’altra forma di potere — più antica, più reale e più silenziosa — che non ha bisogno di troni né di telecamere: il potere che abita in te.
Non quello che si impone.
Ma quello che crea o costruisce.
Il corpo come prova vivente di un’intelligenza più grande
Osserva il tuo corpo.
Ti sbucci un ginocchio, e dopo pochi giorni si rimargina da solo.
Non serve che tu lo pensi, che tu lo comandi.
La vita agisce in te anche quando tu non te ne accorgi.
Questo è il primo segno del potere interiore:
un’intelligenza biologica, silenziosa e ordinata che lavora costantemente per rigenerarti, difenderti, evolverti.
Eppure, quando si parla di spiritualità, la maggior parte delle persone corre a cercare fuori da sé una guida, un maestro, un sistema di fede.
Ma il vero maestro non è fuori: è quella forza che ti fa guarire, respirare, sentire.
È la stessa che un artista sente quando la musica “arriva da sola”, o che un atleta vive quando il corpo si muove prima del pensiero.
Non è magia. È la vita che pensa in te.
Il potere interiore non è mistico: è dimostrabile
Simeoni, Osho, Sadhguru, e molti altri che chiamiamo “illuminati” non hanno portato verità esterne.
Hanno mostrato la presenza di una realtà interiore che ognuno può sperimentare nel proprio corpo. Quando parlavano, non trasmettevano concetti: trasmettevano energia, presenza, coerenza tra parola e vita.
Ecco la differenza:
-
chi parla di potere, cita i maestri;
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chi vive il potere, diventa dimostrazione vivente di ciò che dice.
Questo è il principio fondante di Controbattere – Oltre il Pensare: non accumulare frasi spirituali, ma dimostrare con la propria esistenza che dentro ognuno di noi agisce un potere reale.
Un potere che non ha bisogno di credere, ma di manifestarsi.
L’artista come testimone della vita che agisce in sé
Ogni artista autentico sa che, nel momento della creazione, qualcosa prende il sopravvento.
È come se il corpo diventasse un canale di una forza invisibile ma reale.
Le mani si muovono, le parole scorrono, la musica nasce — e solo dopo ci si chiede “come ho fatto?”.
È in quell’istante che l’artista diventa prova vivente del potere interiore.
Non è un atto di fede: è una dimostrazione biologica.
Il corpo, la voce, la tensione, il respiro — tutto è presenza.
Ecco perché ogni artista dovrebbe poter dire, senza paura di sembrare folle:
“Ecco, questo è il potere che abita in me.”
Perché se non lo dimostri, il tuo talento resta solo un’eco del mondo esterno.
E tu, invece di creare, commenti ciò che altri hanno detto.
Controbattere non è un sito. È un laboratorio di presenza.
Controbatterre – Oltre il Pensare nasce per una sola ragione:
riportare l’esperienza al centro della conoscenza.
Qui non si discute di teorie religiose o spirituali, ma si osserva come la vita opera dentro di noi.
Chi scrive, chi legge, chi partecipa — non cerca di “capire” il potere, ma di riconoscerlo e viverlo.
Questo spazio non è per chi vuole avere ragione, ma per chi vuole essere presente.
Perché la vera intelligenza non è quella che analizza, ma quella che agisce attraverso di te.
Il corpo è la tua prova.
Il respiro è la tua connessione.
L’esperienza è la tua verità.
Dal commentare alla dimostrazione
Finché continuiamo a dire “Trump ha detto”, “Putin ha deciso”, “Gesù ha insegnato”, restiamo schiavi del racconto degli altri.
Ma la vera libertà comincia quando ci chiediamo:
“Io, cosa sto dimostrando con la mia vita?”
Non serve cambiare il mondo: serve riaccendere la forza che lo muove.
Chi sente questo potere nel proprio corpo non ha più bisogno di leader.
Diventa un punto di riferimento vivente.
Ecco perché Controbattere non invita a credere, ma a dimostrare.
Ogni articolo, ogni riflessione, ogni immagine nasce da esperienze vissute, osservate, sentite.
Non concetti, ma verifiche dirette della vita che pensa in noi.
Mostra, non dire
Un artista che parla della luce non illumina.
Un artista che accende la luce, sì.
Questo è il principio che guida tutto ciò che facciamo qui:
non raccontare la verità, ma renderla visibile.
Che si tratti di un suono, di un gesto, di una parola, l’obiettivo è uno solo:
far percepire al lettore la presenza della vita che agisce in te.
È il contrario della fede cieca: è la scienza vissuta del corpo e dell’inconscio.
È la dimostrazione pagana del divino immanente, non creduto, ma respirato.
Rifletti: il potere è già all’opera in te
Ogni volta che ti rialzi, che senti la tua forza, che crei qualcosa di nuovo,
quel potere sta già agendo.
Non devi inventarlo, ma riconoscerlo e dargli spazio.
Non è un dio lontano, non è una filosofia astratta:
è la vita che si manifesta in te come volontà, respiro, trasformazione.
E quando impari a dimostrarlo nel mondo,
non serve più citare i grandi nomi:
perché sei tu a diventare la prova vivente di ciò che gli altri chiamano potere.
Il potere non è nelle parole di chi lo spiega, ma nel corpo di chi lo dimostra.
— Controbattere – Oltre il Pensare
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