La seduzione inizia nel punto in cui smetti di recitare e hai il coraggio di guardarti davvero.
La Verità Brutale sulla Seduzione

Prima di "conquistare qualsiasi persona", c'è una domanda che devi affrontare: "Io, così come sono, mi conquisterei?". Se la risposta è no, nessun manuale ti salverà.

Oggi mi sono imbattuto in un paio di pubblicità su Amazon — quelle che ti vendono il “corso avanzato di seduzione” come si vende un disgorgante per water, con la stessa promessa di sbloccare tubi intasati — e la prima cosa che mi è venuta spontanea è stata:

Ma per cortesia, ragazzetti…
prima di imparare a sedurre chicchessia, imparate a sedurre l’unica persona che potrebbe denunciarvi per truffa e circonvenzione d’incapace: voi stessi.

Perché se c’è una cosa che si comprende leggendo La stregoneria raccontata dagli stregoni di Claudio Simeoni è questa, semplice e atroce: prima di aprire bocca, sospendete il giudizio.
Non per diventare asceti — che noia — ma per evitare di proferire coglionate così colossali da essere iscritte all’albo dei beni culturali demaniali dell’imbarazzo italiano.

E queste pubblicità sono il Louvre della coglionata.

Promettono di “conquistare qualsiasi donna in pochi minuti”.
Ma quale donna? Un fantasma? Un manichino? Una donna vera, con un cervello e un’anagrafe, dovrebbe forse cadere ai piedi di uno che ha studiato le mosse su un libretto come si prepara la patente? Ma fatemi il piacere.

Questi manualetti sanno di deodorante spray su un cadavere di autostima.
Sono scritti per l’uomo che non ha ancora imparato a reggersi in piedi nella sua stessa ombra,
e che cerca scorciatoie come un turista sessuale che si inoltra nel deserto con la borraccia vuota e la guida del Touring Club.

E qui arriva il pugno, quello che La stregoneria raccontata dagli stregoni di Claudio Simeoni ti pianta nello sterno come un piccone:

Quello che tu provi davanti a una donna non è “lei”: è il tuo giudizio su di te.
E se il tuo giudizio è una cloaca, lei non la conquisti nemmeno se ti presenti con lo stipendio di un calciatore e il codino di un latin lover.

E proprio perché ho passato anni a disseppellire queste illusioni, so una cosa che quasi nessuno ha il coraggio di dirti:

Le biblioteche di chi pratica la seduzione come arte della guerra sono stipate dei libri dei suoi nemici.

Non per plagiarli.
Non per riverirli.
Non per diventare la loro fotocopia insanguinata.

Ma per studiarne l’estinzione.
Per capire dove muoiono.
Sono reperti anatomici di un'epoca emotiva finita, lì per dimostrarti cosa accade quando un uomo scambia la farsa per la forza.
Li leggi come si visita Pompei: per capire come si muore per mancanza di vie di fuga.

Ed è nello stridore tra il vero e il falso che impari a camminare,
non nei “10 step per il primo approccio” che sono l'equivalente emotivo del cibo per gatti spacciato per foie gras.

Ed è ancora qui che torna utile ciò che insegna La stregoneria raccontata dagli stregoni di Claudio Simeoni: riconoscere il falso non è un esercizio morale, ma una necessità di sopravvivenza.

A questo punto, diventa inevitabile la sentenza: se prima non fai a pezzi il giudizio che hai su te stesso,
continuerai a vedere la donna non per ciò che è,
ma come un trofeo per tappare il buco nero della tua insignificanza.

Ed è qui che questi manualetti vanno a morire.
Perché ti insegnano a recitare una parte,
non a essere un personaggio.

La domanda vera, quella che nessun ciarlatano ti farà mai perché gli crollerebbe il castello di carte, è una sola:

“Tu, così, nudo e crudo, riesci a restare in piedi davanti allo specchio senza vomitare, o senza mendicare like?”

Se la risposta è “no”,
non c’è tecnica che tenga.
Sedurrai forse qualche anima in vendita,
ma non costruirai nulla che non crolli al primo colpo di tosse.

Perché prima di sedurre qualcuno,
devi riuscire a sedurre te stesso —
non con la vanità da barbone che si crede re,
ma con la feroce, spietata onestà di chi sa guardare nel proprio abisso e non scappa.

Alla fine, la verità è questa, e non si scampa:

Meglio un uomo che non seduce nessuno
che un uomo che finge di sedurre con un copione in mano.

E queste pubblicità?
Sono solo specchietti per allodole con l’alito pesante.
Promettono scorciatoie,
ma le scorciatoie esistono solo per chi non ha una meta, e si accontenta di un vicolo cieco.

“La vera seduzione comincia quando smetti di inseguire qualcuno e inizi a inseguire la parte di te che hai sempre evitato. Perché non sono le persone a rifiutarti: è l’essere che non hai ancora avuto il coraggio di diventare.”

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