L’iniziativa parte da te. La risposta arriva dopo!
“La sua scelta non nasce dal nulla: è la risposta a ciò che hai creato tu con parole, presenza e iniziativa.”
"Sono le Donne che Scelgono": Perché è un Mito
“Quando smetti di aspettare di essere scelto, inizi finalmente a scegliere la tua vita.”
Hai sentito anche tu il mantra, ripetuto come un rosario in circoli di uomini più o meno smarriti: "Alla fine, sono sempre le donne che scelgono". È un'affermazione che suona come una verità assoluta, un dato di fatto immutabile della natura. Ma se provi a grattare sotto la superficie, scopri qualcosa di scomodo: è un castello di carte retorico, un luogo comodo che crolla alla prima domanda scomoda.
In molti ripetono questo slogan come fosse legge divina. Ma già Aldo Busi, in “Casanova di se stessi”, ci ricorda che nessuno diventa protagonista della propria vita aspettando che sia l’altro a chiamarlo in scena.
Perché quando chiedi "Come? Scelgono in base a cosa?", il silenzio diventa assordante.
La Scusa Comoda degli Uomini Passivi
Quando certi uomini pronunciano questa frase, ciò che stanno realmente dicendo è: "Io mi pongo in una posizione di attesa e di giudizio. La mia unica azione è esserci. Poi, tocca a lei fare la mossa esplicita, dare o negare il consenso, decidere se io sono all'altezza."
È una visione profondamente passiva e deresponsabilizzante del corteggiamento. Trasforma l'uomo in un prodotto sullo scaffale, che aspetta solo di essere scelto, e la donna in un arbitro onnipotente. Ma la realtà è ben diversa.
Proprio come Busi sottolinea in “Casanova di se stessi”: chi si mette in vetrina sperando nella benevolenza altrui ha già rinunciato alla propria sovranità.
La Scelta Femminile Non Nasce dal Nulla
"Spiegami il COME e il COSA fanno"
L'affermazione "sono le donne che scelgono" ignora volutamente l'intero contesto che precede e influenza quella scelta. Tratta la decisione femminile come un evento spontaneo e magico, staccato da tutto ciò che l'ha preceduta.
Ma una scelta non avviene nel vuoto. È sempre una reazione.
È una reazione a un insieme di stimoli che l'uomo ha attivamente creato (o fallito nel creare):
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Le tue azioni: Avvicinarti, iniziare una conversazione, chiedere il suo numero, proporre un appuntamento chiaro.
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Le tue non-azioni: Aspettare, tentennare, non rischiare, lasciare che sia lei a dover indovinare il tuo interesse.
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Le tue competenze: Il modo in cui parli, il tuo humor, la tua sicurezza, la tua capacità di ascoltare.
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La tua presenza: La cura del tuo aspetto, il tuo linguaggio del corpo, l'energia che trasmetti.
La scelta di una donna di dire "sì" non è un fulmine a ciel sereno. È la risposta logica a un uomo che ha saputo creare un'atmosfera di attrazione, interesse e comfort. L'uomo non è un oggetto inanimato da scegliere; è un architetto che, con le sue azioni, costruisce (o distrugge) le condizioni per essere scelto.
E proprio Busi, nelle prime pagine di “Casanova di se stessi”, ribadisce che l’identità seduttiva non è un dono concesso da altri, ma un’opera costruita con iniziativa, presenza e sguardo vigile.
La Domanda che Distrugge il Mito
Ecco il punto di rottura. Quando poni la domanda che smaschera la farsa:
"Ok, descrivimi il processo. Lei come sceglie? Quali sono i passaggi concreti? In base a cosa decide?"
A questo punto, il mantra si rivela per quello che è: un vuoto a perdere.
Non sanno rispondere. Balbettano, ripetono lo slogan, cambiano argomento. Perché?
Perché non esiste un "COME" per una scelta che non è un'azione divina, ma una risposta a delle azioni umane. La loro teoria non regge perché è fondata su un'idea magica e non su un processo osservabile. Quando qualcuno non è in grado di spiegare il meccanismo alla base della sua convinzione, sta quasi sempre cercando di prenderti per i fondelli. O, più spesso, sta prendendo in giro sé stesso.
“Prima agisci l'uomo. Lei decide dopo.”
La Verità: L’Uomo Sceglie, la Donna Risponde
Una donna saggia, con cui ho condiviso molto, mi offrì una volta una prospettiva diametralmente opposta e rivelatrice: "Secondo la mia esperienza, è sempre l'uomo che sceglie. La donna, semplicemente, lascia fare o blocca."
Questa non è solo un'opinione. È un'illuminazione.
Mette in luce la dinamica del consenso e dell'iniziativa. L'uomo, nella stragrande maggioranza dei casi, è colui che deve fare la prima mossa, che deve "scegliere" di esporre il proprio interesse e di agire. La donna, a quel punto, "sceglie" se assecondare quell'iniziativa ("lasciare fare") oppure rifiutarla ("bloccare").
In questa visione, la scelta femminile non è un atto di pura iniziativa, ma un giudizio su un'iniziativa maschile. È una scelta reattiva. L'uomo che si lamenta di non essere "scelto" sta, nella maggior parte dei casi, fallendo nel primo step: non sta prendendo nessuna iniziativa degna di essere giudicata.
"È Sempre l'Uomo che Sceglie, la Donna Lascia Fare"
Rifletti: Non Aspettare. Agisci.
La prossima volta che senti un uomo (o la voce nella tua testa) ripetere che "sono le donne che scelgono", riconoscilo per quello che è: un alibi per l'inazione.
La seduzione non è un processo passivo di selezione. È una danza.
E in una danza, entrambi i partner hanno un ruolo attivo. Uno può guidare, ma deve sentire la risposta dell'altro, adattarsi, creare un movimento armonioso. Se uno dei due si ferma e dice "balla tu, io aspetto", la danza muore.
Smetti di essere uno spettatore della tua vita sentimentale. Smetti di aspettare di essere "scelto" come un premio consolazione.
Inizia a creare. Agisci. Parla. Proponi. Costruisci il contesto. Sii l'architetto della tua attrazione.
Perché la verità, scomoda e liberatoria, è questa:
la scelta di lei arriva sempre, sempre, dopo la tua azione.
Ed è qui che “Casanova di se stessi” colpisce nel segno: nessuno diventa desiderabile finché non decide, prima di tutto, di scegliersi da solo.
“La sua risposta non decide chi sei: lo decide ciò che fai prima che lei risponda.”
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