Chi Aspetta Che Lo Porti, Non È Davvero in Cammino
Perché il tuo traguardo...
...brilla per chi ha il coraggio di inseguirlo,
non per chi si fa scarrozzare.
Perché non basta “esserci”. Bisogna volerci essere.
Il Delirio Mascherato da Disponibilità
Ci sono persone che, appena proponi qualcosa, si affrettano a dire:
“Mah… non mi interessa.”
Salvo poi, dopo un minuto:
“…però, se mi porti tu, magari vengo.”
Ecco. Il delirio.
La follia comoda di chi non ha desideri, ma pretende comunque un passaggio.
Il Passivo Travestito da Compagno
Non è uno che ha scelto di venire con te.
È uno che ha scelto di non scegliere.
E spera che tu, per qualche strano senso di dovere sociale, trascini anche la sua inerzia fino al tuo entusiasmo.
Sai cosa succede se ti porti dietro uno così?
Succede che tu hai voglia, energia, visione…
e lui ha una scusa in tasca, uno sbuffo pronto, e la faccia da “ma chi me l’ha fatto fare”.
“Non mi piace l’idea di venire, non ho desiderio, ma se ti fai carico del mio peso emotivo… allora forse ti seguo, controvoglia.”
È questo che sta dicendo.
E tu dovresti investirci energie? No.
Ma se lo fai, quello che ti porti dietro non è una presenza:
E te lo tieni lì, piantato come un sacco emotivo, a moltiplicare il peso di ogni passo.
Non ti accompagna.
Ti zavorra.
E poi, come se non bastasse, arriva il colmo:
ti fa pure pesare che l’hai accompagnato.
Come se fosse lui ad averti seguito per generosità,
e non tu ad avergli regalato un’esperienza che da solo non avrebbe mai vissuto!
Fammi vedere chi sto portando… e perché.
“Sto davvero condividendo un’esperienza,
o sto caricando sulle spalle la pigrizia di chi non ha nemmeno la voglia di esserci con la propria energia?”
Presenza Vera o Presenza Vuota?
Perché portare qualcuno non è solo spostare un corpo.
È dare dignità alla sua presenza.
E se quella presenza è già spenta in partenza, se parte col mugugno e finisce con l’apatia…
non è una presenza. È una fuga con passeggero.
Controbattiamo, allora:
Se ti interessa, ci sei. Punto.
Se aspetti che qualcuno ti convinca, ti trascini o ti faccia sentire “motivato” —
non stai venendo. Stai subendo.
E chi subisce non costruisce nulla.
Non crea.
Non partecipa.
Non cambia nulla.
È solo uno spettatore con le mani in tasca che vuole lo stesso posto in prima fila.
La Verità Nuda e Cruda
Chi aspetta che lo porti, non è davvero in cammino.
È solo seduto sul ciglio della tua strada,
e ti chiede di fermare il tuo passo…
per il suo vuoto.
Ma tu sei vivo, sei sveglio,
e vuoi costruire qualcosa che brucia.
Non puoi portarti dietro chi spegne anche l'accendino.
Morale?
Smettila di convincere, di trascinare, di spiegare.
Non sei un coach per chi ha già deciso di non giocare.
Non sei un Uber (servizio di trasporti) delle emozioni pigre.
Se uno vuole venire, viene.
Anche a piedi. Anche da solo. Anche sotto la pioggia.
E gli altri?
Che restino a casa.
Con la loro apatia, Netflix
e lo sbadiglio come stile di vita.
“Chi ti chiede di portarlo, non ti sta dicendo "vengo con te".
Ti sta dicendo: ‘Porta anche la mia indifferenza.’”
