La Storia Agisce Dentro di Noi
Ogni emozione che viviamo è un frammento di storia che si ripete finché non la abitiamo consapevolmente.
La Storia come Forza Biologica
Un incontro, una parola o una scelta improvvisa ci ricordano che la storia non è fuori di noi: agisce dentro, come una corrente invisibile che guida emozioni, desideri e decisioni.
Quando scrive che “la storia è fatta di fatti concatenati”, non descrive una cronologia, ma un organismo vivente che pulsa dentro di noi. In La Teoria della Filosofia Aperta, la storia non è mai separata dall’uomo: è l’uomo stesso che la costruisce e la subisce, che la plasma e la incarna. Ogni emozione, ogni decisione, ogni tensione è un frammento di storia in atto — non un ricordo, ma un processo ancora attivo.
“La storia non è fuori di noi — noi siamo storia in atto.”
Questa frase riassume il cuore del pensiero simeoniano: la storia non si studia, si sente.
E solo chi la abita può trasformarla.
Abitare il Presente: La Filosofia come Esperienza
Il verbo abitare ricorre più volte negli scritti di Simeoni.
In La Teoria della Filosofia Aperta, abitare non è un concetto teorico, ma una pratica di coscienza: significa vivere emotivamente il mondo, lasciandosi attraversare dalle sue correnti vegetative – le pulsioni più profonde e biologiche che muovono le nostre azioni.
Chi abita il presente non vive “nel passato”, ma dentro la continuità viva che lega ogni scelta alla propria storia. È la condizione in cui la libertà non è un’idea, ma un muscolo che si allena.
Quando invece ci isoliamo dietro credenze o ideologie — religiose, politiche o psicologiche —smettiamo di abitare: costruiamo muri interiori, e la storia continua comunque ad agire dentro di noi, ma lo fa contro di noi.
La storia non è fuori di noi: continua ad agire dentro, guidando emozioni e scelte finché non impariamo ad abitarla.
La Storia Personale come Catena Emotiva
In La Teoria della Filosofia Aperta, Simeoni mostra che non esiste differenza sostanziale tra la storia collettiva e quella individuale. Ogni individuo è una “cellula di storia” che reagisce a stimoli, paure, desideri e condizioni ambientali. Ciò che chiamiamo “carattere” non è altro che la sedimentazione di scelte emotive ripetute nel tempo.
Quando una persona dice “io sono fatto così”, sta in realtà dicendo “la mia storia continua ad agire dentro di me”. Solo chi diventa consapevole di questa catena può riscriverla, trasformando la reazione in creazione.
“Chi abita il presente percepisce la propria storia come un corpo vivo.”
Questo è il punto in cui la filosofia di Simeoni si fonde con la biologia, e l’etica diventa un atto di trasformazione energetica: cioè la capacità di convertire la rabbia passata in azione costruttiva, la paura in attenzione, il desiderio in progetto.
“Noi siamo il prodotto della nostra storia. Non siamo così perché nati così, ma ci siamo costruiti attraverso le relazioni con il mondo attimo dopo attimo.”
La Libertà come Rilettura del Passato
In La Teoria della Filosofia Aperta, l’uomo libero non è colui che “ha scelto”, ma colui che sta scegliendo continuamente, rispondendo alla storia che agisce in lui.
La libertà è la capacità di riconoscere le forze che ti abitano — e di riscriverle nel presente.
La fede cieca, invece, è un modo per non sentire la pressione della propria storia.
È una forma di anestesia: protegge, ma uccide la crescita.
Ecco perché Simeoni distingue tra chi vive in funzione della storia e chi vive in funzione di una credenza. Il primo si muove con la corrente del divenire, il secondo si aggrappa a una sponda morta del passato.
Ogni gesto, ogni paura, ogni desiderio è la voce della storia che ancora vive in noi e ci chiede di trasformarla.
La Teoria della Filosofia Aperta come pratica di trasformazione
Ogni pagina di La Teoria della Filosofia Aperta è una dimostrazione che la conoscenza non serve a capire il mondo, ma a trasformare se stessi dentro il mondo.
È la filosofia che ritorna alla sua forma originaria: non un discorso astratto, ma una pratica vitale.
La storia agisce dentro di noi, e il modo in cui rispondiamo a questa forza determina chi stiamo diventando.
Ecco perché leggere La Teoria della Filosofia Aperta non è un atto di studio, ma un atto di partecipazione e trasformazione!
È un libro che non si legge: si attraversa.
E, attraversandolo, si scopre che la vera libertà non è “scegliere chi essere”, ma riconoscere chi la storia vuole ancora diventare attraverso di noi.
“Non è la fede a salvare l’uomo, ma la sua capacità di abitare la storia che lo attraversa.”
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