Non è potere scegliere chi entra: il vero potere è costruire un mondo in cui valga la pena entrare.

Non è potere scegliere: è potere costruire. Tutto il resto è biglietteria.

Non è il sì o il no che conta, ma ciò che hai saputo costruire prima.

Le Donne a Gettone nel Tempio delle Candele

«La donna va a letto con chi vuole, l’uomo va a letto con chi ci sta con lui.»
Eccola qui, la nuova rivelazione universale che gira tra social e stories come fosse la tavola di Mosè del terzo millennio.
Peccato che, appena la tocchi, questa frase si sgretola come gesso sotto la pioggia.

Perché se davvero fosse così semplice, la storia dell’umanità sarebbe un’enorme lista di “sì” femminili e di uomini in fila con il numerino in mano, ad aspettare il loro turno.
Ma non funziona così. Non è mai stato così.

Il falso potere del “decido io” - Il mito marcio del “decido io”

Questa retorica mette in scena la donna come dea del sì e del no, e l’uomo come mendicante di attenzioni.
Una favola utile forse a far prendere like a chi la scrive, ma che non regge nemmeno un minuto di realtà.

Perché esistono uomini che costruiscono valore, che sanno creare, attrarre, guidare, e non stanno certo lì ad aspettare che qualcuno “ci stia con loro”.
Ed esistono donne che non scelgono proprio niente, che si accontentano del primo che passa, o che restano bloccate a forza di aspettare il principe azzurro che non arriva.

Allora, dove sarebbe questa onnipotenza femminile?
È un’illusione: un “potere” che esiste solo a parole.

Molti ripetono che “le donne hanno più potere degli uomini in questo ambito”.
Davvero? Più potere di Putin? Più potere di Trump? Più potere di Xi Jinping?
A chi si rivolgono, se nemmeno chiariscono rispetto a chi parlano?

La verità è che, mentre certe frasi suonano bene nei reel di Instagram, nella realtà il “potere” non è affatto lì.
Perché il potere non è dire “sì” o “no” a un invito: il potere è cambiare la direzione del mondo, è costruire qualcosa che resta.
E in quegli spazi, spesso, queste donne non hanno alcun peso.

E allora, di quale potere stiamo parlando, se quando si decide davvero non siete nemmeno invitate al tavolo?

Il paragone delle candele (o della prostituzione concettuale)

Ancora più tragicomico è l’esempio della candela in chiesa:
“anche per accendere una candela bisogna pagare, e voi uomini pretendete di entrare nel tempio più sacro gratis?”

Tradotto: il corpo della donna è un tempio a pagamento, e chi vuole entrare deve mettere monete nell’offertorio.

Altro che emancipazione! Questa non è filosofia, è un bigliettino da bar: l’amore ridotto a pedaggio autostradale.
E il bello è che poi si parla di “darsi valore”. Ma il valore non è un prezzo, non è un dazio da pagare: il valore si costruisce.
Chi non costruisce, si riduce a biglietteria.

La sconosciuta con le sue caramelle autoreferenziali.

Molte di loro si sono illuse di contare qualcosa togliendolo agli uomini, sconosciuti come loro.
È un po’ come quando da bambini ci dicevano: «Non accettare caramelle da uno sconosciuto.»
Perché la caramella non era un dono, era un’esca.

E oggi la scena si ripete: la sconosciuta che crede di avere potere perché distribuisce caramelle avvelenate — attenzioni vuote, frasi di circostanza, illusioni da quattro like.
Ma non è potere: è il teatrino della strada, non la sala dei bottoni.

Perché nei luoghi dove davvero si decide — palazzi, consigli, governi, laboratori, cantieri, teatri, sale di regia la sconosciuta non c’è. Non conta. Non viene nemmeno invitata al tavolo.
Occupare spazio non significa avere potere.

La sconosciuta resta lì, con le sue caramelle autoreferenziali in mano: convinta di comandare, mentre fuori dal suo teatrino nessuno la vede e nessuno la ascolta.

Costruire invece di scegliere - Costruire batte scegliere.

Ecco il vero punto: non è questione di “scegliere”.
Chi parla solo di scelte vive come al supermercato: scaffali pieni di prodotti, carrello vuoto.
Ma il vivere non è scegliere, è costruire.

Costruire relazioni, attrazione, legami.
Un uomo che costruisce se stesso non mendica: attrae.
Una donna che costruisce valore non si riduce a cassa automatica: crea.

Rifletti - La verità che fa male.

Chi recita frasi come quella delle “candele” pensa di esaltare le donne, ma in realtà le impoverisce.
Perché se il massimo del tuo potere è dire “sì” o “no”, sei rimasta al livello della barriera del casello.

Il vero potere non sta nel “decidere chi entra”, ma nel costruire un mondo in cui entrare ha un senso.

E allora, rileggiamola ancora:
«La donna va a letto con chi vuole, l’uomo va a letto con chi ci sta con lui.»

Una frase che non sta né in cielo né in terra, perché riduce il valore a mercato e l’amore a pedaggio.
Chi costruisce non “ci sta”: crea, sceglie e trasforma.

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