L’Impero degli Ignoranti: Quando il Potere non Sa più Creare
“Quando chi comanda non sa più costruire, comanda solo con la minaccia. Il vero potere non ha bisogno di gridare. Basta ciò che crea.”
1. Trump come simbolo dell’Impero che non sa più creare
Nel mondo contemporaneo, pochi simboli incarnano così brutalmente il fallimento della competenza come Donald Trump. Ma se ci si ferma a lui, si rischia di perdere il bersaglio più grande: gli Stati Uniti come sistema di potere che ha smarrito il senso del creare, del costruire, del produrre.
Claudio Simeoni, con la lucidità tagliente che lo contraddistingue, non accusa solo Trump di arroganza o ignoranza: lo riconosce come il sacerdote di una religione moderna, quella del dominio senza capacità, della pretesa senza merito.
Simeoni è autore di oltre cento opere, una più affilata e intensa dell’altra, in cui ha costruito, nel corso di decenni, una filosofia pagana che demistifica il potere, le religioni autoritarie e le narrazioni dominanti. Le sue analisi non si limitano mai alla superficie: scavano nella struttura psicologica e simbolica dei sistemi di potere, offrendo chiavi di lettura che sfuggono agli osservatori convenzionali.
Trump, per Simeoni, non è semplicemente un leader eccentrico: è un Dio biblico reincarnato, che odia chi non si inginocchia e minaccia l’apocalisse quando il mondo osa disobbedire.
2. L’America del consumo e del ricatto
E qui si svela la radice del problema: l’America non sa più lavorare. Non produce, non crea, non innova davvero: consuma, compra, pretende. Gli USA, secondo Simeoni, non sono più una nazione industriale, ma un supermercato del potere che sopravvive colonizzando il valore prodotto dagli altri. Da qui i dazi, le guerre economiche, le pressioni sulle aziende europee per spostare la produzione sul suolo americano. Non è strategia, è panico mascherato da orgoglio.
Il soprannome TACO ("Trump Always Chickens Out") non è solo una beffa. È una diagnosi: Trump minaccia, poi si ritira. Alza la voce, poi scompare. Come un bullo che, quando qualcuno reagisce, si rifugia dietro le gonne del suo stesso esercito mediatico. Ma guai a pensare che questo sia debolezza: è la strategia di chi non ha altro che la paura da distribuire come valuta diplomatica.
3. L’Europa remissiva e il colonialismo 2.0
Il Trono dell’Ignoranza: dove un impero si siede quando ha smesso di meritare la sua grandezza.
L'Europa? In ginocchio. Non per mancanza di forza, ma per assenza di dignità. Simeoni non risparmia nessuno: i capi di Stato europei visti come pezzenti col cappello in mano, pronti a farsi umiliare pur di non perdere un posto al tavolo dei ricatti. E mentre la Cina ha reagito ai dazi con fermezza, l'Europa si è venduta per non dover alzare la testa.
La cosa più inquietante è che, dietro ai dazi e alle lettere minatorie, si nasconde una guerra silenziosa per svuotare l'identità produttiva degli altri paesi. Trump chiede all’Europa di delocalizzare in America, come a dire: "Se non potete batterci, venite a lavorare per noi". Non è commercio. È colonialismo 2.0.
Simeoni va oltre l'economia: vede nella postura mentale americana la ripetizione moderna della psicologia biblica del dominio. Non dialogo, non confronto, ma punizione, vendetta, disprezzo. La frase finale potrebbe benissimo uscire da un sermone dell'Antico Testamento: "Muoia Sansone con tutti i Filistei!"
E allora la vera domanda non è: Trump bluffa? Ma piuttosto: Cosa resta di un impero che non sa più creare ma solo distruggere?
Forse la risposta è già sotto i nostri occhi: un potere che non sa più costruire diventa solo una bomba che aspetta di esplodere.
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