Lampi di Coscienza – Come Le Immagini Risvegliano la Tua Vera Volontà
A volte basta un'immagine. Una frase. Un frammento di realtà. Per vedere. E nel vedere, ricordare la volontà: quel fuoco che ti chiama a essere. Non sono solo immagini da guardare. Sono inviti. A tornare presente. A scegliere. A volere.
Viviamo immersi in una cortina di rumori, opinioni e verità prêt-à-porter, che ci illudono di essere vivi solo perché siamo informati. Ma la coscienza — quella vera, viva, ruvida — non nasce leggendo le notifiche o infilando una convinzione in tasca come si fa con un biglietto del tram.
La coscienza è un atto di presenza. Non è un pensiero. È il momento in cui ti accorgi che stai respirando. Che sei qui. Che stai sentendo qualcosa tra la pancia e la gola e, guarda caso, nessuno ti aveva mai chiesto di ascoltarlo davvero.
Coscienza non è solo pensiero. È presenza viva.
Significa rendersi conto di dove sei, di come stai. Del fatto che stai guardando qualcosa, ma non lo vedi davvero. E allora ecco il lampo.
Un "lampo di coscienza" non è una metafora elegante. È una fitta. Una vertigine. Un attimo in cui il tempo smette di scorrere e si apre uno squarcio: ti accorgi che la vita che stai vivendo non è quella che vuoi. O al contrario, capisci che tutto ciò che ti serve è già lì, accanto a te.
Il lampo è l'attimo in cui la coscienza si accende.
E in quel momento, la nebbia mentale si ritira. Non serve più interpretare, decifrare, leggere il manuale. Tu sai. Percepisci. Senti. E agisci.
Chi non ha mai avuto un lampo di coscienza? Una parola che ti attraversa. Una canzone che ascolti e capisci che ti sta parlando. Un'immagine che non ti lascia più.
Ecco perché le immagini non sono neutre. Le parole nemmeno. Hanno un potere: ti possono risvegliare. Ti possono riportare alla tua volontà.
Sì, perché la coscienza è anche potere personale.
Non è questione di bontà, di morale o di decenza. La coscienza è ricordare che hai una direzione. Una scelta. Una fiamma.
Non sei ciò che ti capita. Non sei le emozioni che ti attraversano. Sei ciò che decidi di volere. E tutto il resto o ti serve, o ti confonde.
E allora perché "lampi di coscienza"? Perché sono quelle interruzioni improvvise nel flusso dell'automatismo. Come un tuono che squarcia il cielo della mente e ti fa fermare, anche solo per un secondo, a guardare davvero.
Guardare davvero è già un atto rivoluzionario.
Viviamo in un tempo in cui tutti parlano, ma nessuno guarda. Tutti giudicano, ma nessuno osserva. E allora chi guarda davvero, chi sente, chi si ferma a volere... è già oltre.
Non è un essere superiore. Non è un illuminato. È solo uno che ha smesso di dormire.
Ecco il senso di questa raccolta di immagini, citazioni e scatti su "Controbattere". Non vogliono insegnare nulla. Non sono una galleria estetica.
Sono provocazioni visive. Sono frasi che scalfiscono. Sono lampi.
Che accendono la coscienza. E, se sei pronto, ti riconnettono alla tua volontà.
Il resto, se vuoi, verrà da sé. Ma solo se lo vuoi davvero.