Controbattere – Oltre il Pensare

Qui non si commentano gli eventi.
Si smontano i modi di pensare che li rendono possibili.

Quando una persona arriva su questo sito, spesso commette un errore comprensibile. Guarda i temi trattati — amore, relazioni, seduzione, politica, religione, scienza, guerra — e pensa di trovarsi davanti all’ennesimo spazio di opinioni.

Ma Controbattere – Oltre il Pensare non nasce per commentare temi.
Nasce per lavorare a un livello diverso.

Qui non ci interessa di cosa si parla.
Ci interessa come si pensa ciò di cui si parla.

Per chiarire cosa intendiamo, usiamo una metafora semplice.

I contenuti sono il film che vedi sullo schermo.
Il modo di pensare è la sceneggiatura, il montaggio, il punto di vista della camera.

Due film possono raccontare la stessa storia,
ma se cambiano:

– lo sguardo
– il ritmo
– il punto di ripresa

diventano due opere completamente diverse.

Controbattere lavora prima che il film venga girato.
Non ti dice se il film è bello o brutto.
Ti fa vedere con quale sguardo lo stai girando.

«Controbattere è un sito che aiuta a vedere come nasce un’idea, prima che qualcuno la dica.»

Il punto non sono i temi. È la struttura mentale

Amore, seduzione, politica, religione, scienza, guerra non sono il centro di questo sito.
Sono campi di osservazione.

Come una lastra radiografica non è il corpo, ma serve a vederlo,
così questi temi servono a rendere visibili i meccanismi mentali che agiscono sotto la superficie.

Il nostro interesse non è:

• chi ha ragione

• chi ha torto

• chi vincerà

• chi perderà

Il nostro interesse è il modo in cui una certa forma di pensiero prende il controllo e diventa intoccabile.

«Controbattere è un sito per artisti che lavorano sul pensiero, non sui contenuti.»

Qui non si commentano gli eventi

Un evento è sempre l’ultimo anello della catena.
Arriva dopo.

Prima dell’evento ci sono:

• scelte

• narrazioni

• cornici mentali

• automatismi

• tabù cognitivi

Commentare l’evento significa arrivare troppo tardi.

Controbattere lavora prima: sul punto in cui il pensiero si forma, si irrigidisce, e smette di essere messo in discussione.

«È un progetto per artisti che vogliono essere autori anche del modo in cui pensano, non solo di ciò che producono.»

Smontare un modo di pensare

“Smontare” non significa distruggere.
Significa separare i pezzi.

Guardare:

• quali domande non possono essere fatte

• quali alternative non possono essere nominate

• quali dubbi vengono percepiti come minacce

• quali reazioni emotive scattano quando qualcuno mette in discussione la cornice

Quando un modo di pensare:

• non tollera domande

• reagisce con fastidio o chiusura

• trasforma il dubbio in colpa

allora non siamo più nel campo dell’analisi.
Siamo nel campo della difesa identitaria.

Ed è lì che Controbattere interviene.

«Smontiamo i modi di pensare che rendono possibili gli eventi.»

Oltre il pensare non significa “contro il pensiero”

“Oltre il pensare” non è un invito a spegnere la mente.
È l’opposto.

Significa andare oltre il pensiero automatico, ripetuto, ereditato.
Oltre le frasi già pronte.
Oltre le posizioni preconfezionate.

Significa tornare a un pensiero:

• capace di dubitare

• capace di reggere la complessità

• capace di contemplare alternative

• capace di non identificarsi con una sola narrazione

Perché questo approccio è scomodo

Perché non offre rifugi.

Qui non trovi:

• bandiere da sventolare

• appartenenze rassicuranti

• risposte da ripetere

Trovi invece domande che disinnescano le certezze.

Non perché il dubbio sia un valore morale,
ma perché senza dubbio non esiste pensiero vivo.

In una frase

Controbattere – Oltre il Pensare non è un sito che parla di amore, seduzione, politica, religione, scienza o guerra.

È un sito che usa questi ambiti per fare una cosa sola:

non commentare il mondo,
ma smontare i modi di pensare che lo rendono possibile.

Se vuoi, al prossimo passo possiamo:

• stringerlo ulteriormente come manifesto breve

• adattarlo come pagina fissa “Cos’è Controbattere”

• oppure costruire una versione ancora più essenziale, quasi aforistica, da usare come testo di apertura del sito

Qui però una cosa è certa:
ora chi entra non può più fraintendere.

«Non lavoriamo su ciò che viene detto,
ma sul modo in cui diventa pensabile.
Perché è lì, prima delle parole,
che nascono le narrazioni, le scelte e le conseguenze.» 

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