Spegni la Mente e Slocca le Porte dell'Infinito Deentro di Te!
Un viaggio tantrico indispensabile per Controbattere - Oltre il Pensare, perché là dove il pensiero si ferma, nasce la presenza.
Se vuoi scrivere, leggere o anche solo respirare su Controbattere - Oltre il pensare, c’è un libro che non puoi permetterti di ignorare: il Libro dei Segreti di Osho. Non è un manuale, non è un saggio, e di sicuro non è un romanzetto da spiaggia. È un malloppo tantrico, un’enciclopedia del risveglio che ti prende per il colletto e ti urla: “Smetti di pensare e inizia a vivere!”
Su questo blog, dove si va oltre il pensare, comprendere a fondo questo libro è come avere il pass per il backstage dell’esistenza: indispensabile per chi vuole smettere di essere un automa e diventare un esploratore della propria anima.
Questo Libro dei Segreti, caro mio, è un tomo che Shiva, il dio con più carisma dell’Olimpo indù, avrebbe sussurrato alla sua Devi in un momento di intimità cosmica, mentre il resto del mondo si affannava a fare i conti con la propria miseria spirituale.
Osho, che non era certo un chierichetto ma un furbastro con la lingua lunga e il carisma di un venditore di pentole mistiche, prende queste 112 tecniche – sì, centododici modi per fregare la tua mente e farla smettere di blaterare – e ce le sbatte in faccia come un guanto di sfida.
Non è un libro, è un’arena: o ti ci butti dentro e combatti con i tuoi demoni, o resti lì a fare il turista dello spirito, che è come andare a una festa sfrenata e limitarsi a guardare il buffet.
Il Vigyan Bhairav Tantra: un’antica mappa per l’infinito
Il Libro dei Segreti si basa sul Vigyan Bhairav Tantra, un testo tantrico che si dice sia stato dettato da Shiva alla sua consorte Devi in un dialogo che è più un flirt con l’universo che una lezione di catechismo.
Non c’è dogma qui, niente regole da scolpire nella pietra. È una raccolta di 112 tecniche meditative, ognuna una chiave per aprire una porta diversa verso la consapevolezza.
Osho, con il suo fare da guru pop, prende questa saggezza antica e la traduce per noi, nevrotici del XXI secolo, che passiamo più tempo a scrollare notifiche che a guardarci dentro.
Su Controbattere, dove il pensiero è solo il punto di partenza per andare oltre, questo libro è la bussola per chi vuole perdersi e ritrovarsi.
Un bazar psichedelico di tecniche
Le tecniche? Un bazar psichedelico.
C’è quella di guardarti il respiro come se fossi un detective che pedina se stesso: siediti, chiudi gli occhi, osserva l’aria che entra ed esce, e nota quel momento magico in cui l’inspirazione diventa espirazione.
Non è yoga da Instagram, è un trucco per far tacere la mente.
Poi c’è quella di vivere un’emozione – amore, rabbia, persino la noia – come se fosse l’ultima cosa che farai sulla Terra.
O quella di fissare un muro finché non ti sembra di vedere la tua anima che fa le boccacce.
Osho non ti dice di pregare o di accendere candeline profumate: ti dice di sporcarti le mani con la tua esistenza, di prendere le tue pulsioni – sì, anche quelle che confesseresti solo al tuo analista – e trasformarle in un trampolino per il divino.
Divino, poi, che parolona! Diciamo per quell’attimo in cui smetti di essere un impiegato della tua vita e diventi, per un secondo, l’universo stesso.
Per esempio, prova la tecnica del respiro consapevole: siediti in silenzio, osserva il tuo respiro senza forzarlo. Nota il punto in cui si ferma, quel vuoto tra inspirazione ed espirazione. Osho dice che lì, in quel silenzio, puoi intravedere l’infinito.
Oppure, medita sull’amore: la prossima volta che provi un’emozione intensa, non scappare, non analizzarla, vivila come se fosse una danza cosmica.
Su Controbattere, queste pratiche sono il pane quotidiano: non si tratta di pensare meglio, ma di smettere di pensare e iniziare a essere.
Tantra: il corpo come porta, non come peccato
Attenzione: questo non è un libro per chi cerca la pappa pronta o il nirvana in formato tascabile.
È un mattone, un’enciclopedia del risveglio che ti chiede di lavorare, di sudare, di ridere di te stesso.
Osho, con quel suo ghigno da guru che sa di averla fatta franca, ti provoca: “Smetti di pensare, inizia a sentire”.
E tu, che sei abituato a rimuginare pure sulla lista della spesa, ti ritrovi spiazzato.
È tantra, baby, non catechismo: qui il corpo non è un peccato, è una porta.
E le passioni? Non sono tabù, sono un’autostrada per l’infinito, se sai guidarle con consapevolezza.
Su Controbattere - Oltre il pensare, questo approccio è oro puro.
Il tantra non ti chiede di negare il mondo, ma di tuffartici dentro con occhi nuovi.
Che tu stia bevendo un caffè, litigando col capo o contemplando il tramonto, ogni momento è un’occasione per meditare.
Comprendere il Libro dei Segreti significa smettere di vedere la spiritualità come una cosa da monaci e farla diventare il tuo modo di camminare, parlare, vivere.
Il mio incontro con il Libro dei Segreti
Devo confessarlo: la prima volta che ho aperto questo libro, mi aspettavo un manuale di auto-aiuto con qualche frase a effetto.
Invece, mi ha preso a schiaffi.
Ho provato la tecnica del respiro per tre giorni, come suggerisce Osho, e per un attimo ho dimenticato di essere un nevrotico incastrato nel traffico della vita.
È stato come scoprire che il mondo non è un problema da risolvere, ma un mistero da assaporare, un fuoco pagano che brucia dentro di te.
Non sto dicendo che sono diventato un mistico danzante come Shiva, ma quel silenzio, quel lampo di presenza, mi ha fatto capire perché su Controbattere questo libro è un pilastro:
non ti insegna a pensare oltre, ti spinge a essere oltre.
Un libro che seduce e abbandona
Il problema? È un libro che ti seduce e ti abbandona.
Ti dà 112 chiavi, ma la serratura devi trovarla tu.
Osho, con quel suo fare da santone pop, a volte si perde in chiacchiere, come un poeta ubriaco che non sa quando smettere.
Ma, dio mio, quanto è vivo! Quanto è sfacciato!
È come se ti dicesse: “Smetti di leggere e vivi, idiota, o almeno prova una di queste tecniche prima che la tua vita diventi un necrologio scritto male”.
Perché leggerlo su Controbattere
Se sei qui, su Controbattere - Oltre il pensare, non puoi limitarti a sfogliare il Libro dei Segreti.
Devi immergerti, provare, sbagliare, ridere.
Questo libro non è una lettura, è un’esperienza.
Scegli una tecnica – magari quella di osservare il respiro o di contemplare un oggetto come se fosse la prima volta – e falla tua per una settimana.
Non ti prometto l’illuminazione, ma ti garantisco un viaggio.
Su questo blog, dove il pensiero è solo l’inizio, il Libro dei Segreti è la mappa per andare oltre, per scoprire che non sei solo un mucchio di pensieri, ma un universo che respira, un’eco pagana di Shiva che danza nel caos.
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