Le PR della Guerra Fredda: Tavoli, Ricatti e Blacklist da Aperitivo
Quando la vita notturna si trasforma in una mappa di alleanze, tradimenti e minacce da discount.
C’è una nuova categoria di diplomazia da tavolino che non ha niente a che fare con l’eleganza, la comunicazione o l’arte del far sentire speciali le persone.
Sono le cosiddette PR — ma non quelle vere.
Quelle di oggi sembrano uscite da un consiglio di guerra in minigonna.
Le riconosci subito:
non ti fanno entrare in contatto con nuove persone, ti controllano.
Non costruiscono ponti, disegnano confini.
Le PR della Guerra Fredda:
-
“Non parlare con lui.”
Sì, perché è lei a decidere chi ha diritto a una conversazione.
Come se avesse il potere di sanzionare affetti e connessioni con un decreto da bar. -
“Io non sono mica la tua schiava.”
Frase perfetta… detta dopo aver deciso lei con chi puoi sederti, chi puoi salutare, e se ti è concesso sorridere alla tipa del tavolo accanto. -
“Parlate pure con quella là, vediamo quanto ci mette a fottervi.”
Tradotto: se osi cambiare tavolo, sei un traditore.
E scatta subito la campagna di diffamazione per metterti alla berlina nel locale come se avessi rubato le posate d’argento.
Ma dov’è finita la vera PR?
Quella che ti accoglie, ti fa brillare, ti presenta a tutti dicendo:
“Ragazzi, stasera c’è con noi uno che merita! Trattatelo come un re.”
Dov’è quella PR che ti fa sentire invidiato, non sorvegliato?
Che non ha paura di perderti, perché sa di poterti conquistare ogni volta, con la classe, il carisma, l’intelligenza e quella rara arte di creare gioia condivisa?
Invece no.
Le PR della Guerra Fredda parlano come Netanyahu.
Hanno bisogno di nemici per sentirsi potenti.
-
Se ti siedi con un’altra, diventi subito un “sospetto traditore”.
-
Se sei amico di tutti, allora “non sei di nessuno”.
-
Se provi a restare neutrale, ti attaccano: “Ma tu da che parte stai?”
Il gelo dell’insicurezza:
Non sono lì per esaltare i clienti.
Sono lì per gestire un'insicurezza travestita da potere.
Ogni sorriso è una moneta.
Ogni presentazione è una concessione.
Ogni risata fuori dal loro controllo è vista come un affronto.
E sai cosa succede a chi non si inginocchia?
Viene cancellato dalle chat, ignorato nelle stories,
e bollato come “poco strategico” o “troppo confuso” per far parte del giro.
Ecco la Guerra Fredda delle Nullità Affamate di Potere:
una guerra senza valore,
senza amore,
senza vera bellezza.
Ma sai chi resta davvero?
Chi non ha bisogno di controllare tavoli, contatti e vite altrui.
Chi si presenta senza bisogno di dichiarare guerra.
Chi parla bene di te anche quando non sei presente.
Chi ti rende grande davanti a tutti, non piccolo per sentirsi più grande di te.
Perché alla fine, non è chi domina il locale che lascia il segno,
ma chi sa far brillare gli altri senza spegnersi.
Non chi impone alleanze,
ma chi costruisce complicità.
Non chi detta regole,
ma chi crea possibilità.
Il vero potere non ha bisogno di museruole,
di silenzi imposti, né di blacklist.
Ha il sorriso leggero di chi non deve difendersi da nulla.
E la voce chiara di chi non ha paura che qualcun altro venga applaudito.
E se proprio vuoi riconoscere chi vale qualcosa…
non cercarlo nel tavolo più rumoroso.
Cercalo dove c’è gioia senza paura.
Risate senza permessi.
Libertà senza condizioni.
E se proprio vuoi riconoscere chi vale qualcosa…
non cercarlo nel tavolo più rumoroso.
Cercalo dove c’è gioia senza paura.
Risate senza permessi.
Libertà senza condizioni.
Perché oggi, molte di queste PR della Guerra Fredda
non ti chiedono chi sei, non ti ascoltano, non ti raccontano nulla.
Ti si avvicinano solo per dire:
“Prendiamo la bottiglia?”
E credono che basti questo per “trattarti da cliente”.
Ma un cliente — se è davvero di valore — non vuole solo bere.
Vuole essere visto. Rispettato. Considerato.
E chi non sa trattare con la grandezza degli altri,
non farà mai parte della vera bellezza della notte.
Perché non basta una bottiglia per far sentire un uomo un re.
Non basta un tavolo per costruire relazioni.
Non basta un nome in lista per meritare rispetto.
La vera PR non gestisce. Eleva.
Non divide. Condivide.
Non ti controlla. Ti celebra.
E chi ha davvero potere...
non sussurra minacce.
Fa sentire vivi anche gli altri.