Non Conquistare il Mare, Danzaci Sopra
La vera seduzione non si possiede: si vive, come il divino. Navigare, non dominare: la seduzione non è una formula
Oh, lettore mio, tu che cerchi la chiave della seduzione come si cerca un portafortuna in un bazar di Marrakech, fermati un istante e respira.
Non c’è formula. Non c’è trucco. Non c’è manuale rilegato in pelle che ti trasformi in un Casanova da strapazzo o in un santone da talk show.
La seduzione — caro mio — non è una tecnica da ciarlatano, né un copione da recitare in un teatrino di periferia con luci al neon e promesse di conquiste.
La seduzione è un mare. Vasto. Indomabile.
E io, che ho navigato mari umani e divini, ti dico:
smettila di voler possedere, smettila di cercare la mappa del tesoro.
Il tesoro è il viaggio stesso. È il fluire con l’onda, non il volerla incatenare.
Il Ciarlatano: tecniche da televendita e idoli in saldo
Il Ciarlatano, quel venditore di fumo con la giacca sgualcita e il sorriso da televendita, ti dirà che la seduzione è un gioco di carte truccate:
“Impara tre frasi, fai due sorrisi, e voilà, la preda è tua.”
Preda, capisci? Come se l’altro fosse un cervo da abbattere,
un trofeo da appendere sopra il camino della tua insicurezza.
Questo è il suo vangelo:
un libretto di istruzioni per anime pavide che vogliono controllare ciò che per sua natura sfugge:
il desiderio, l’energia, la connessione.
E il Ciarlatano religioso? È lo stesso.
Ti vende un Dio preconfezionato, un idolo da supermercato,
da adorare in cambio di un paradiso in saldo.
“Credi, obbedisci, paga la decima, e il tuo posto in cielo è assicurato.”
Ma il divino, come il mare, non si compra. Non si possiede.
Si vive. Si naviga. Si sente.
L’Apprendista Seduttore: quello che danza con l’onda
Io ti parlo da Apprendista Seduttore.
Uno che ha imparato a sue spese che non si conquista il mare,
si impara a danzarci sopra.
Ho camminato per le strade di Tangeri.
Ho ascoltato il brusio di un bar a Berlino.
Ho lasciato che il vento di una notte finlandese mi parlasse.
E sai cosa ho capito?
Non è un obiettivo.
È un processo.
È stare lì, presente, con lei figa da girare su se stessa come il vento,
come un marinaio che osserva le correnti prima di salpare.
È percepire il ritmo dell’energia,
il battito di un silenzio,
lo scintillio di uno sguardo che dice più di mille parole.
È rispettare il mare,
sapendo che non sempre puoi navigarlo.
Ma quando lo fai, devi farlo con tutto te stesso.
Il Seduttore Meccanico: tra istruzioni e illusioni
Poi c’è il Seduttore Meccanico, poveretto.
Non è un Ciarlatano, ma nemmeno un Apprendista.
È un’anima in transizione.
Un apprendista stanco che segue le istruzioni di un manuale scaricato da internet,
pensando che basti:
“inclinare la testa di 45 gradi”
“fare una pausa di tre secondi”
…per accendere il desiderio.
Non vuole ingannare, non proprio.
Ma non ha ancora capito che il desiderio non si accende con un interruttore.
È come un marinaio che segue una mappa senza guardare il cielo,
senza ascoltare il vento.
Eppure… in lui c’è speranza.
Può imparare.
Può lasciare il manuale sulla spiaggia e tuffarsi nel mare vero,
quello che non si controlla, ma si vive.
Sedurre è religare: il divino non si inginocchia
La seduzione è una religione, ma non quella dei dogmi e delle genuflessioni.
È religare.
Connettere.
Legare.
È entrare in sintonia con l’altro, con il mondo, con il divino
che non sta in un tempio, ma nel battito di un cuore,
nel fruscio delle onde,
nel calore di una mano che sfiora un’altra.
Non si tratta di conquistare, ma di fluire.
Non si tratta di possedere, ma di danzare.
Ho visto uomini e donne cercare di comprare il mare
con tecniche e promesse.
Li ho visti affogare nella loro stessa arroganza.
Ma ho visto altri imparare a nuotare,
a cavalcare l’onda,
a ridere sotto la tempesta.
Quelli sì. Erano seduttori veri.
La persona davanti a te non vuole tecniche: vuole te
E il divino?
Non è un idolo da venerare.
È un’energia da vivere.
Nettuno non vuole le tue preghiere.
Vuole che tu entri nel suo mare.
Che tu lo rispetti.
Che tu lo ami.
E la persona davanti a te,
quella che ti fa tremare le ginocchia?
Non vuole le tue tecniche.
Vuole te.
Autentico. Presente. Vivo.
Vietato conquistare. Si Danzaci insieme.
Smetti di cercare il controllo.
Smetti di voler possedere.
Lasciati andare al flusso.
Come un marinaio che sa che il mare non si domina, ma si ama.
Allora, lettore mio, cosa scegli?
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Il trucco del Ciarlatano, che ti vende un’illusione?
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La mappa rigida del Seduttore Meccanico, che ti tiene lontano dal vero?
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O la danza dell’Apprendista, che non cerca di conquistare il mare, ma di diventare uno con esso?
Io, che ho scritto queste parole con il gusto di chi ha navigato e sbagliato,
ti dico:
Scegli di danzare.
Scegli di vivere.
Scegli di connetterti.
Perché la seduzione, come il divino,
non è una meta.
È il viaggio stesso.