Sei Reale Solo Quando Ti Relazioni con l’Altro

Le Idee Ti Ingannano, il Corpo No: È Lì che Comincia la Tua Verità

Oltre il pensare, oltre la mente, c'è il corpo che risponde subito

C'è un amico che tutte le volte che lo incontri parla dei politici, dei criminali al potere, delle guerre. È arrabbiato, indignato, frustrato. Le sue parole sono taglienti, le sue opinioni affilate. Dice cose giuste, anche vere, ma sembrano più una liturgia della denuncia che un contatto reale con il presente.

Sta parlando, ma non sta vivendo.

Sta ragionando, ma non sta sentendo.

E mentre ti dice: "Vedi cosa stanno facendo? Ci controllano! Ci vogliono servi!", tu lo guardi, e poi distogli lo sguardo. Perché lì accanto passa una donna con il cane. E senza dire nulla, ti fa sentire vivo.

Non è solo attrazione. È presenza. È come se il corpo si accendesse, come se qualcosa in te dicesse: sono qui, sono adesso, sono reale.

L'amico nella mente, tu nel corpo

Il tuo amico è nella mente. Vive in un mondo fatto di idee, teorie, accuse. Si aggancia a una narrazione collettiva fatta di rabbia e di sistema. Parla come se fosse sempre in guerra con qualcuno, come se la sua identità si costruisse contro qualcosa o qualcuno.

Tu, invece, in quell'attimo, sei su un'altra frequenza. Una primordiale, viscerale, istintiva.

E non è un caso: è proprio quando ti relazioni con qualcosa che il tuo corpo sente subito, che tu esisti davvero.

La verità che si sente, non che si spiega

Non hai bisogno di parole. Non hai bisogno di concetti. Hai solo bisogno di un contatto. Uno sguardo, un odore, un gesto.

Ecco la differenza: il tuo amico vive in un mondo dove l'identità si afferma attraverso l'ideologia. Tu, invece, esisti quando senti. Quando qualcosa ti scuote il ventre, ti accelera il respiro, ti è reale perché ti tocca. Perché ti riguarda. Perché ti entra dentro.

E questo non ha bisogno di spiegazioni. Ha bisogno di presenza.

Il corpo come strumento di verità

La mente può ingannare. Il corpo no.

Il corpo ti dice subito se sei connesso o se stai recitando. Se sei dentro o se stai fuggendo. Se sei reale o se sei solo nella testa.

E questo è il punto: tu sei reale solo quando sei in relazione. Non con un'idea, non con un'ideologia, ma con qualcosa che ti tocca.

Che sia una donna, una musica, un respiro, un cane, una carezza, un profumo...
è sempre il corpo il primo a dire "sono vivo".

Oltre il pensare, oltre il lamentarsi

Tutti oggi parlano, denunciano, gridano. Tutti hanno qualcosa da dire su ciò che non va. Ma pochi si sentono.

Pochi si fermano a chiedersi: Io, adesso, sto vivendo o sto solo parlando della vita?

La mente vuole spiegare, giustificare, incolpare. Ma il corpo vuole solo vivere, toccare, sentire.

E in quel momento in cui senti qualcosa accendersi dentro, che sia desiderio, commozione o pelle d'oca, è lì che sei reale.

Praticamente... 

Non siamo quello che pensiamo. Non siamo neppure quello che diciamo. Siamo quello che sentiamo quando qualcosa ci attraversa.

Non esisti nella tua mente. Esisti quando ti relazioni. Quando qualcosa ti chiama. Quando qualcosa ti tocca.

E se vuoi davvero cambiare il mondo, parti da ciò che ti fa sentire vivo. Perché da lì nasce ogni rivoluzione che vale la pena vivere.