Siamo qui perché tu non hai scelto.

Ogni nazione ha il governo che le persone hanno scelto di avere

Non è colpa dei politici. È il riflesso della codardia, della cultura e delle scelte che ogni individuo ha fatto — o evitato.

Ci sono verità che non hanno bisogno di essere gridate.
Non cercano consenso.
Non vogliono farti sentire meglio.
Vogliono farti sentire presente.
Come un bisturi che taglia via il torpore.

Questa è una di quelle verità:
Ogni nazione ha il governo che le persone hanno scelto di avere.

Non incolpare il governo: sei tu a sceglierlo!

Non scelto soltanto con un voto.
Ma con la cultura che hai assorbito.
Con le parole che non hai detto.
Con le ingiustizie che hai sopportato in silenzio.
Con la paura di esporsi.
Con la stanchezza di capire.

La cultura che hai scelto... o subito

Se leggi, ascolti, rifletti, confronti, lotti, rischi —
ti stai scegliendo una cultura.
Se ti adatti, ti lamenti, ti adegui, ti accodi,
hai scelto anche questo.

La cultura non è una colpa ereditaria.
È una serie di scelte quotidiane: cosa leggi, cosa ascolti, chi frequenti, cosa difendi, cosa ignori.
Non sei nato codardo.
Hai solo smesso di scegliere il coraggio.

Il potere è uno specchio. E tu cosa ci vedi?

Le persone credono che il potere sia "altrove", lontano, in mano a pochi.
Ma il potere è un riflesso.
Riflette ciò che una società ha accettato come normale.

Hai accettato la furbizia come intelligenza?
Ti ritrovi truffatori al potere.
Hai accettato la forza cieca come sicurezza?
Ti ritrovi uomini armati che dettano legge.
Hai accettato il silenzio come pace?
Ti ritrovi sotto dittatura.

Il coraggioso tace. Il codardo proclama

Il coraggioso non ha bisogno di dire: “Io sono diverso.”
Lo dimostra.
Tace, osserva, agisce.
E sa di essere vulnerabile.
Per questo si chiede: "Ho abbastanza coraggio oggi?"

Il codardo, invece, deve proclamare la sua forza.
Deve urlare, accusare, vantarsi.
Perché in fondo, sa di mentire a sé stesso.

Ed è così che nasce l’illusione di essere governati da altri,
quando invece il governo è solo il risultato amplificato di milioni di paure giustificate.

La verità non è nei discorsi. È nelle omissioni.

Non è ciò che dici a definire chi sei.
È ciò che eviti di dire, di fare, di scegliere.
Il coraggio non vive nei proclami.
Vive nei momenti in cui nessuno ti guarda,
quando potresti svicolare,
ma invece resti.
E scegli.

La verità non è ciò che dici.
È ciò che scegli, quando nessuno ti guarda.
È ciò che taci, quando tutti gridano.

Non ti piace chi ti governa?

Cambia il modo in cui ti governi dentro.

Smetti di chiederti chi ha vinto le elezioni.
Chiediti chi ha vinto dentro di te.
La paura o il rischio?
La responsabilità o la scusa?

Perché il giorno in cui non scegli,
hai già scelto.