Essere visti non è lo stesso che essere scelti. E sedersi, nudi, al centro di sé stessi… è l’inizio di ogni decisione vera.

Anche la donna che non ha scelto, ha scelto

C'è una bugia che resiste nei corpi e nelle menti da secoli. Che siano gli uomini a dover sempre fare il primo passo. Che debbano essere loro a dichiararsi, a rischiare, a esporsi. Mentre le donne aspettano. Osservano. Giudicano. Reagiscono.

Ma anche non scegliere è una scelta. Anche rimanere in silenzio mentre un uomo esita è una risposta.

E allora è ora di dirlo chiaro:

Anche la donna che non ha scelto, ha scelto.

Ogni relazione, anche quella mai nata, prende la forma della volontà che nessuno ha incarnato. Non è solo l'uomo che deve "farsi avanti". Anche la donna, se sente qualcosa, può farsi sentire. Può mostrare. Può chiamare. Può desiderare attivamente.

Se non lo fa, se rimane muta, passiva, decorativa, aspettando che l'altro indovini, si muova, rischi, insista...

ha scelto di non mettersi in gioco.

E questo ha un peso. Ha conseguenze. Lascia un segno.

Lo mostra bene anche il romanzo "Le età di Lulù" di Almudena Grandes, dove una donna sceglie il desiderio, e attraversa con coraggio la sua verità.

Come in politica, anche nelle relazioni vale la stessa regola:

non è solo chi governa a essere responsabile. È anche chi ha accettato di essere governato.

Se una donna desidera, ma non agisce, se sente, ma non si mostra, se vuole, ma si nasconde, allora ha scelto la non-esistenza.

Non è neutra. Non è innocente. Ha deciso di non esserci davvero.

E questo non è un'accusa. È una chiamata. Un invito a prendersi la responsabilità della propria presenza. Perché la libertà non è solo avere il diritto di dire "no". È anche il coraggio di dire "sì" per primi.

Essere donna non significa aspettare. Significa scegliere. Con lo sguardo. Con il corpo. Con la voce. Con il gesto.

E se non scegli, stai già scegliendo qualcosa:

la distanza, la paura, la passività.

Non dire: "Non mi ha voluta" se non hai mai mostrato di volere. Non dire: "Non si è dichiarato" se non hai mai fatto un passo verso.

Perché ogni uomo che si ferma, spesso lo fa perché ha già sentito la tua assenza. E ogni donna che tace, spesso tace perché crede di non dover rischiare.

Ma l'amore vero, il desiderio vero, non è mai garantito. Va costruito. Va mostrato. Va dichiarato.

Anche tu, donna, se non scegli, hai scelto. E anche tu, uomo, se non osi, hai già perso.

 Chi vuole approfondire questa prospettiva può leggere "Le età di Lulù" di Almudena Grandes: una storia che non accetta il silenzio, ma lo sfida.

Il mondo non lo cambia chi aspetta. Lo cambia chi ha il coraggio di dire:

"Ti voglio. E sono disposta a farmi vedere."

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