Diventa Dio o Rimani un Frullato di Norme Educazionali
"In un mondo di padroni e greggi, l’unico atto rivoluzionario è germinare sé stessi, come Dei — non inginocchiarsi davanti a un dio padrone."
Chi non si sente Dio, di solito si sente servo. O peggio: si sente moderato. Che è la forma di schiavitù più comoda per i padroni. La spiritualità pagana, come la espone Claudio Simeoni e come qui si osa riforgiare nello stile di chi le ginocchia le ha rotte, non piegate, non è una fuga: è un ritorno all’osso. All’origine. Alla coscienza che si guarda allo specchio e non si fa sconti. E soprattutto, non chiede il permesso.
La Religione Pagana non ti consola. Ti sveglia.
In seno alla Federazione Pagana, ci sono ambienti che non sono esclusivi perché chiusi, ma perché pochi hanno il fegato di entrarci senza inginocchiarsi. Qui non si fa catechismo, si fa esperienza. Non ci sono verità rivelate, solo realtà incarnate. Lì dove le religioni dominanti trafficano in colpa e redenzione, il paganesimo propone un atto osceno e meraviglioso: guardare la propria coscienza di sé e non distogliere lo sguardo.
Come afferma Il Sentiero d’Oro, libro che restituisce dignità alla religione romana precristiana, il sacro non ha bisogno di chiese, ma di corpi vivi, lucidi, tragici, sensuali.
Dio sei tu. Ma solo se smetti di pensare come uno che aspetta la grazia.
Il divino, secondo Simeoni, non è una cosa: è una coscienza. Un respiro che sa di essere respiro. Un fiume che scorre perché non conosce argini morali. Ogni albero è un dio. Ogni sasso è un dio. Ogni orgasmo, se ti tocca fino alle ossa, è un dio che si ricorda di essere stato uomo. E se non senti nulla? Be’, forse sei troppo occupato a essere normale.
Il pensiero critico è pornografia spirituale per chi è cresciuto con il catechismo
Claudio Simeoni, in tutte le sue opere e nei testi della Federazione Pagana, non propone un sistema: propone un terremoto. Leggerlo è come prendere a testate la Bibbia finché non esce l’ultima bugia che ti fa stare buono. Le religioni monoteiste hanno inventato la sottomissione a un’autorità esterna. Ti dicono che sei nato colpevole e che solo inginocchiandoti potrai sperare in una carezza. È la solita truffa del bastone-e-carota, ma col bastone infilato molto più su del necessario.
Giobbe oggi? Si chiama Trudeau, e prende ordini da Trump
Nel sito della Federazione Pagana, Simeoni riscrive — come solo i pagani possono permettersi di fare — la storia di Giobbe. Ambientata tra Canada, Messico e Stati Uniti, la parabola non è più quella del servo devoto che subisce la volontà del Signore. È quella di Trudeau e Sheinbaum che tentano di restare umani sotto la cappa della geopolitica americana, rappresentata come un dio isterico e narcisista nella figura del presidente Trump.
E non è una parabola. È cronaca.
Il problema non è Trump. È chi non reagisce. È chi si inginocchia e dice "sia fatta la tua volontà". È Giobbe che muore ogni giorno in chi obbedisce per paura. Ed è proprio qui che la religione pagana sputa in faccia alla passività.
Il vero nemico non è il potere. È l’obbedienza.
Chi legge Simeoni lo capisce: la spiritualità non è una carezza, è uno schiaffo che ti rimette al mondo. Le religioni dominanti vendono consolazione. Il paganesimo, quello vero, offre responsabilità. Ti dice: "Non aspettare un dio. Diventa tu la tua divinità." E questa non è retorica da ciarlatani new age col mandala tatuato sul polso. È filosofia da stomaco, da cellule, da orgasmo spirituale.
Perché ogni cosa — una foglia, un corpo, un grido, una stella — è già divenuta dio. Basta smettere di cercare la salvezza fuori, in alto, nel cielo o nella colpa. La vera religione non redime: trasforma.
Perché scegliere la spiritualità pagana?
Perché non ti salva, ma ti restituisce a te stesso. Perché non ti dice cosa pensare, ma ti sfida a pensare ciò che hai paura di ammettere. Perché non ti chiede fede, ma ti domanda: quanto sei disposto a trasformarti davvero?
Claudio Simeoni non offre soluzioni, ma ferite che diventano occhi. E la Federazione Pagana non ti vuole discepolo, ma sovversivo del tuo stesso addomesticamento.
Perché oggi il vero dio non è quello che ti perdona, ma quello che non ha mai avuto bisogno di punirti per sapere che sei già tutto.
E se tutto questo ti sembra eccessivo, esagerato, volgare, troppo diretto... allora sì, probabilmente non sei pronto a diventare Dio. Ma almeno, da oggi, sai che puoi smettere di essere un frullato di norme educazionali.
“Nessuno ti libererà, se non la parte di te che ha smesso di mendicare benedizioni e ha cominciato a parlare in prima persona divina.”